Je suis Simone

(la condition ouvrière)

Dal 4 dicembre 1934 al mese di agosto del 1935 Simone Weil lavorò come operaia alla Renault dell'Ile Seguin, nella periferia sud di Parigi. Da quell'esperienza lacerante nacquero alcune note raccolte postume con il titolo La Condition Ouvrière. Oggi l’isola, dopo anni di dibattiti su quale trasformazione dovesse subire, diventa l’isola dell’arte e della scienza con annesso un complesso di costruzioni per un quartiere residenziale. Quel luogo, catapultato nella nuova dimensione immateriale, un luogo carico di sofferenza, di lotte e contrasti, è protagonista di un mutamento e la geografia urbana cambia. Nascono quartieri residenziali della scienza e dell’arte, con famiglie che i manifesti promozionali mostrano come perfette, ideali. Ma nonostante questo nuovo abito patinato, nonostante il cemento che cerca di seppellire la sofferenza e il sangue di chi ha abitato quei luoghi, il dolore continua a incombere a margine della città di oggi.

ITALIANA.DOC 2009

Menzione Speciale 27° Torino Film Festival

82’30’’ B/N Italia 2009

Girato a Parigi presso l’Ile Seguin (periferia sud di Parigi), Rue Lecourbe, Port Saint Cloud, Ville de Saint Cloud.

un film di Fabrizio Ferraro

con Claudia Landi, Giovanna Giuliani, Natacha Eychenne, Emmanuel Rovillier, Kamal Boukarras, Ilaria Tramacere, Marco Teti, Antonio Sinisi, Yvonne Leclerc, Martin Barriè, Léon Mouquet, Eugénie Forestier.

testo tratto da « La Condition Ouvrière » di Simone Weil

oggetti e costumi Stefano Gaeta, Fiammetta Mandich

suono Klothé, Morgan Bennett

immagine e composizione Fabrizio Ferraro

produzione Ferraro/Sinisi